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Cultura
 Il Karate Tradizionale affonda le proprie radici in secoli di storia. Da Arte Marziale esoterica, custodita gelosamente dai grandi “MAESTRI” del passato, è giunto ai giorni nostri con il suo immenso bagaglio culturale, non ancora completamente scoperto. Passando dall’India al Tibet, dalla Cina a Okinawa ed infine in Giappone, il Karate Tradizionale ha acquisito e ci trasmette una straordinaria conoscenza del corpo e della mente dell’essere umano.
Nulla è lasciato al caso. Dal saluto al più piccolo gesto, fino alla più esaltante manifestazione della dinamica del corpo, tutto rientra in un percorso psicologico-filosofico che ne fa un tutt’uno con lo ZEN.
La pratica costante del Karate Tradizionale porta ad una migliore conoscenza di sé.
La consapevolezza dei propri limiti, dei propri bisogni, dei propri difetti è l’obiettivo della vera “cultura” perché permette di conoscere meglio il prossimo, di accettarlo e di crescere insieme.


Il KARATE-DO ed i BAMBINI
I bambini godono di un loro spazio e possono allenare le tecniche di Karate Tradizionale opportunamente alternate a giochi ed attività ginniche.
“Un bambino ha necessità di imparare a conoscersi, di percepire le varie parti dei suo corpo, di individuare le stesse componenti corporee nei suoi simili. Attraverso il movimento nelle varie direzioni può cominciare a percepire gli elementi dello spazio che lo circonda, ad apprendere in modo semplice le varie forme geometriche, a strutturare il reale fino ad imparare ad orientarsi, riconoscere con prontezza e facilità la destra e la sinistra, prima su se stessi e poi sugli altri, vale a dire sviluppare la propria lateralità, può sembrare banale all’occhio di un adulto, mentre costituisce un’acquisizione davvero importante nel bambino. Ecco che l’esecuzione dei più semplici kata, gli esercizi codificati di forma del Karate Tradizionale, che si sviluppano specularmene nelel varie direzioni impegnando in modo simmetrico tutto il corpo, costituiscono per il karateka di giovane età un divertente mezzo di conoscenza oltre che un corretto ed equilibrato esercizio fisico. La consapevolezza delle proprie risorse, l’accettazione dei propri limiti, il desiderio di migliorarli accettando l’insegnamento di chi ha maggiore esperienza, la capacità di mettersi in gioco nell’affrontare le difficoltà, rappresentano obiettivi che ogni genitore vorrebbe vedere raggiunti nei propri figli. La disciplina sportiva, in questo caso il Karate Tradizionale, diventa la metafora del vivere; la palestra dove si consuma, solo in modo figurato, il rito del combattimento, diventa il luogo dove si apprende che affrontare il prossimo significa prima di tutto rispettarlo, comprenderlo, accettarlo. Niente “colpi bassi” o lotte furibonde: un bambino impara solamente a controllarsi e ad esprimersi, ad affrontare piccole difficoltà, a conoscere se stesso per poter poi conoscere gli altri, a vincere la timidezza o a frenare la propria esuberanza”. (dalla rivista scientifica “Sport e Medicina”)

La DONNA e il KARATE
Oggi la donna ha acquisito una consapevolezza ed una indipendenza che le permette di essere protagonista del proprio futuro. La pratica costante del Karate Tradizionale la rende ancora più competitiva in quanto oltre a migliorare tutte le qualità fisiche (forza, velocità, resistenza, scioltezza articolare, destrezza, ecc..) e a modellare in modo naturale gli addominali, i glutei, le gambe, le spalle e le braccia, misurandosi nel combattimento con altre donne e altri uomini, le consente di acquisire il controllo del corpo e delle emozioni. L’allenamento costante fa sì che migliori notevolmente “l’arte della tutela della propria persona”.

Palestre di AUTODIFESA e arti marziali
Molte palestre auto definiscono le discipline che praticano col termine di "Arte Marziale" senza possederne le caratteristiche. Il termine viene usato di moda e per attrarre nuovi adepti i quali, illudendosi, si trovano a praticare tecniche e metodologie che nulla hanno a che fare con le "Arti Marziali". Ciò vale anche  per il termine "Autodifesa" interpretato come una serie di tecniche più o meno sofisticate da utilizzare contro uno o più aggressori. Da questo punto di vista un corso di autodifesa non serve a nulla, anzi può essere dannoso in quanto rischia di generare nel praticante una falsa sicurezza delle proprie capacità non corrispondente alla realtà, L'Autodifesa reale scaturisce dall'equilibrio tra corpo, mente, stato emozionale e sentimentale. Questo equilibrio di può ottenere solo attraverso un allenamento costante, intenso e protratto nel tempo delle tecniche fisiche e e mentali proprie di un' Arte marziale.
Il consiglio che ci permettiamo di suggerire a quanti si accingono alla pratica di un “Arte Marziale”, e in particolare ai genitori che intendono avviarvi i propri figli, è di verificare che la scuola prescelta abbia le seguenti caratteristiche:

  1. Proponga lo studio di una sola disciplina per volta: chi insegna un po’ di tutto fa solo perdere tempo e non insegna nulla.

  2. La disciplina proposta sia stata praticata, profondamente e costantemente, per almeno una decina di anni: nelle Arti Marziali “presto e bene” non si conciliano.

  3. La disciplina sia stata acquisita attraverso l’insegnamento di un Maestro riconosciuto, il quale, a sua volta, l’abbia appresa da un altro Maestro di grado elevato: il “fai da te” nelle Arti Marziali è pericolosissimo sia per il corpo che per la mente.

  4. La scuola deve essere affiliata ad una Organizzazione Nazionale riconosciuta in campo internazionale e diffusa su tutto il territorio: il confronto con altri praticanti è indispensabile per progredire nella conoscenza.

  5. La scuola deve avere degli obiettivi a lungo termine per portare il praticante ad alti livelli e non solamente a risultati piccoli, immediati ed effimeri: l’Arte Marziale si pratica tutta la vita.

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EDUCAZIONE

I principi educativi a cui il Karate Tradizionale si ispira sono racchiusi nelle 5 regole fondamentali del Dojo (Dojokun):

  • PERFEZIONAMENTO

  • SINCERITA'

  • COSTANZA

  • RISPETTO

  • RETTITUDINE

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ENERGIA

Ogni essere vivente possiede una carica di energia vitale che raramente utilizza nella sua totalità e che quasi mai è in grado di incrementare. Il Karate Tradizionale è il mezzo ideale per acquisire il controllo della propria energia attraverso specifici movimenti e la particolare respirazione propria delle Arti Marziali. 

La pratica costante mette in moto uno straordinario meccanismo naturale che porta a migliorare la qualità e la quantità della propria energia vitale (KI).

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AGONISMO

Il Karate Tradizionale può essere praticato da tutti: bambini ed adulti, donne e uomini. Può essere allenato in forma amatoriale:

“Se è vero che la moderna concezione del benessere non riduce lo stato di buona salute alla mera essenza di malattia, ma coinvolge più ambiti, fisici e psicologici, considera l’essere umano sotto svariate sfaccettature, dando importanza non solo all’efficace funzionamento degli apparati anatomici, ma anche all’equilibrio che si instaura fra corpo e mente, ecco che il Karate Tradizionale può costituire uno dei mezzi che consentono di raggiungere quel delicato sistema che viene oggi comunemente chiamato fitness”. (Dalla rivista scientifica “Sport e Medicina”).

Per i giovani che intendono dedicarsi alla pratica agonistica, fino ai 35 anni, il Karate Tradizionale prevede competizioni a tutti i livelli (Regionali, Nazionali, Europei, Mondiali). La Seidokan Karate club, sin dalla sua fondazione, è sempre stato ai primi posti conquistando numerosi titoli nazionali e dalla sua scuola sono usciti atleti che hanno partecipato ai Campionati Europei.

Praticando con coraggio, durezza, entusiasmo, pazienza e costanza si possono ottenere dei risultati straordinari.
Ciascuno può trarre dal Karate Tradizionale ciò che più gli interessa ed ognuno sarà ricambiato in proporzione a quanto egli avrà dato e se lo vorrà potrà trovare l’umiltà e l’amore per diventare un “MAESTRO DI KARATE”.

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